Rosacea: il nuovo algoritmo che mette la barriera cutanea al centro della cura
- Dott. Federica Cavallini

- Oct 16
- 2 min read
La rosacea non è solo un problema di capillari o arrossamento. Il nuovo algoritmo USCRO mostra che tutto parte da una barriera cutanea fragile. Scopri la skincare e la strategia terapeutica raccomandata dai dermatologi.
Una nuova prospettiva sulla rosacea
Per anni la rosacea è stata vista come una malattia dei capillari o un disturbo infiammatorio da domare con antibiotici o laser.Oggi, invece, sappiamo che la chiave è la barriera cutanea: quella sottile linea di difesa che regola idratazione, microbiota e infiammazione.
Il gruppo americano USCRO (US Cutaneous Rosacea Outcomes) ha pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology(Baldwin et al., 2022) un algoritmo clinico di gestione che integra terapia medica e skincare.L’obiettivo? Riparare e mantenere la barriera cutanea per prevenire recidive e migliorare la tolleranza ai trattamenti.

L’algoritmo USCRO: tre pilastri fondamentali
1️⃣ Fondamenta per tutti i pazienti
La base del trattamento non è una crema miracolosa, ma una routine quotidiana intelligente:
Educazione e consapevolezza: capire che la rosacea è cronica e recidivante aiuta a gestirla con costanza.
Evitamento dei trigger: alcol, cibi piccanti, stress, esposizione solare, caldo o freddo improvviso.
Skincare funzionale: detergenti delicati (pH 4–6, senza profumi o tensioattivi aggressivi),idratanti con ceramidi, colesterolo e acidi grassi liberi,fotoprotezione quotidiana SPF ≥30 con filtri fisici (ossido di zinco, biossido di titanio).
Controlli regolari: per monitorare sintomi, idratazione e tollerabilità.
Nota clinica: i detergenti alcalini (>7) e le spazzole per il viso peggiorano la barriera. Mani, acqua tiepida e delicatezza bastano.
2️⃣ Diagnosi per fenotipi, non più per sottotipi
L’algoritmo non parla più di “rosacea vascolare” o “rosacea papulo-pustolosa”, ma di fenotipi clinici:
Eritema persistente e flushing
Teleangectasie
Papule e pustole infiammatorie
Forme fimatose
Coinvolgimento oculare
Questa classificazione è più vicina alla realtà clinica, perché ogni paziente può presentare più manifestazioni contemporaneamente.
3️⃣ Trattamento mirato per fenotipo
Eritema persistente
Brimonidina 0,33% o ossimetazolina 1% topiche.
Luce pulsata o laser PDL/Nd:YAG nei casi vascolari resistenti.
Teleangectasie
Laser o IPL, eventualmente integrati con beta-bloccanti o micro-botulino.
Papule e pustole
Topici approvati: ivermectina, metronidazolo, acido azelaico, minociclina foam o BPO microincapsulato.
Orali: doxiciclina 40 mg MR o minociclina.
Isotretinoina a basso dosaggio per forme recalcitranti o fimatose.
Mantenimento
Continuare skincare e SPF anche in assenza di sintomi.
Possibile mantenimento con ivermectina, metronidazolo o azelaico.
Reintegro precoce ai primi segni di riacutizzazione.
Perché questo approccio è rivoluzionario
Il messaggio dell’algoritmo è chiaro: curare la barriera cutanea significa curare la rosacea.Una barriera integra:
riduce l’infiammazione,
previene le riacutizzazioni,
migliora la tolleranza ai farmaci,
e restituisce comfort e qualità di vita.
L’idratazione non è un dettaglio estetico, ma un atto terapeutico.
In sintesi: cosa portare a casa
La rosacea si gestisce, non si “guarisce”.
La skincare è parte integrante della terapia, non un optional.
Riparare la barriera cutanea è la vera strategia preventiva.
Fotoprotezione e costanza sono più importanti di qualsiasi laser.
Conclusione
La rosacea non è solo una condizione estetica, ma un disturbo cronico complesso che coinvolge la barriera cutanea, il microbiota e il sistema vascolare.Ogni paziente può (e deve) costruire una skincare terapeutica personalizzata, guidata dal dermatologo.
✨ Una pelle sensibile può tornare equilibrata, ma serve metodo, conoscenza e rispetto per la sua biologia.



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