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Rosacea: il nuovo algoritmo che mette la barriera cutanea al centro della cura

La rosacea non è solo un problema di capillari o arrossamento. Il nuovo algoritmo USCRO mostra che tutto parte da una barriera cutanea fragile. Scopri la skincare e la strategia terapeutica raccomandata dai dermatologi.


Una nuova prospettiva sulla rosacea

Per anni la rosacea è stata vista come una malattia dei capillari o un disturbo infiammatorio da domare con antibiotici o laser.Oggi, invece, sappiamo che la chiave è la barriera cutanea: quella sottile linea di difesa che regola idratazione, microbiota e infiammazione.

Il gruppo americano USCRO (US Cutaneous Rosacea Outcomes) ha pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology(Baldwin et al., 2022) un algoritmo clinico di gestione che integra terapia medica e skincare.L’obiettivo? Riparare e mantenere la barriera cutanea per prevenire recidive e migliorare la tolleranza ai trattamenti.


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L’algoritmo USCRO: tre pilastri fondamentali


1️⃣ Fondamenta per tutti i pazienti

La base del trattamento non è una crema miracolosa, ma una routine quotidiana intelligente:

  • Educazione e consapevolezza: capire che la rosacea è cronica e recidivante aiuta a gestirla con costanza.

  • Evitamento dei trigger: alcol, cibi piccanti, stress, esposizione solare, caldo o freddo improvviso.

  • Skincare funzionale: detergenti delicati (pH 4–6, senza profumi o tensioattivi aggressivi),idratanti con ceramidi, colesterolo e acidi grassi liberi,fotoprotezione quotidiana SPF ≥30 con filtri fisici (ossido di zinco, biossido di titanio).

  • Controlli regolari: per monitorare sintomi, idratazione e tollerabilità.

Nota clinica: i detergenti alcalini (>7) e le spazzole per il viso peggiorano la barriera. Mani, acqua tiepida e delicatezza bastano.


2️⃣ Diagnosi per fenotipi, non più per sottotipi

L’algoritmo non parla più di “rosacea vascolare” o “rosacea papulo-pustolosa”, ma di fenotipi clinici:

  • Eritema persistente e flushing

  • Teleangectasie

  • Papule e pustole infiammatorie

  • Forme fimatose

  • Coinvolgimento oculare

Questa classificazione è più vicina alla realtà clinica, perché ogni paziente può presentare più manifestazioni contemporaneamente.


3️⃣ Trattamento mirato per fenotipo

Eritema persistente

  • Brimonidina 0,33% o ossimetazolina 1% topiche.

  • Luce pulsata o laser PDL/Nd:YAG nei casi vascolari resistenti.

Teleangectasie

  • Laser o IPL, eventualmente integrati con beta-bloccanti o micro-botulino.

Papule e pustole

  • Topici approvati: ivermectina, metronidazolo, acido azelaico, minociclina foam o BPO microincapsulato.

  • Orali: doxiciclina 40 mg MR o minociclina.

  • Isotretinoina a basso dosaggio per forme recalcitranti o fimatose.

Mantenimento

  • Continuare skincare e SPF anche in assenza di sintomi.

  • Possibile mantenimento con ivermectina, metronidazolo o azelaico.

  • Reintegro precoce ai primi segni di riacutizzazione.


Perché questo approccio è rivoluzionario

Il messaggio dell’algoritmo è chiaro: curare la barriera cutanea significa curare la rosacea.Una barriera integra:

  • riduce l’infiammazione,

  • previene le riacutizzazioni,

  • migliora la tolleranza ai farmaci,

  • e restituisce comfort e qualità di vita.

L’idratazione non è un dettaglio estetico, ma un atto terapeutico.


In sintesi: cosa portare a casa

  1. La rosacea si gestisce, non si “guarisce”.

  2. La skincare è parte integrante della terapia, non un optional.

  3. Riparare la barriera cutanea è la vera strategia preventiva.

  4. Fotoprotezione e costanza sono più importanti di qualsiasi laser.

Conclusione

La rosacea non è solo una condizione estetica, ma un disturbo cronico complesso che coinvolge la barriera cutanea, il microbiota e il sistema vascolare.Ogni paziente può (e deve) costruire una skincare terapeutica personalizzata, guidata dal dermatologo.

✨ Una pelle sensibile può tornare equilibrata, ma serve metodo, conoscenza e rispetto per la sua biologia.



 
 
 

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