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Psoriasi inversa


© Federica Cavallini

Psoriasi Inversa

La Psoriasi Inversa è una particolare forma di Psoriasi identificata da specifiche caratteristiche. La sua denominazione deriva dal fatto che le zone colpite sono praticamente opposte a quelle tipiche. Mentre la Psoriasi a Placche e le altre forme di questa patologia colpiscono le zone esposte (in particolare arti e tronco), questa forma si manifesta nelle pieghe come le ascelle, il seno, genitali, glutei e anche nelle pieghe dell’addome.

La patologia si presenta infatti con lesioni eritematose di grandi dimensioni, con limiti netti, spesso disposte “a specchio”, di colore rosa salmone. Di solito le squame, tipiche della psoriasi volgare, sono assenti o visibili solo ai margini più esterni delle macchie. Nelle forme che durano da più tempo le lesioni possono complicarsi con la formazione di fessure o ragadi più o meno profonde che talvolta provocano dolore o, addirittura, sanguinano.

La Psoriasi Inversa può interessare anche il capo con aumento dell’eritema e desquamazione nelle zone seborroiche in tali zone infatti è facilitata la proliferazione dei diversi lieviti che scatenano la psoriasi inversa. In caso di Psoriasi Inversa del capo sarà probabile riscontrare oltre all’eritema e desquamazione a livello del cuoio capelluto anche ragadi a livello retro-auricolare, forte desquamazione accompagnata da intenso prurito del canale uditivo e iperseborrea e arrossamento nelle aree seborroiche del volto. Eseguire una corretta e rapida diagnosi in queste circostanze è importante dal momento che in questi casi i fattori scatenanti su cui agire possono essere diversi da quelli conosciuti per la Psoriasi Volgare.

Si ritiene che la Psoriasi Inversa sia dovuta a una sorta di fenomeno di Koebner di natura non solo meccanica (dovuto allo sfregamento di due superfici vicine), ma anche chimica, causato cioè dalla variazione del PH della pelle e soprattutto infettivo. È comune che una sovrainfezione da Candida favorita dalla macerazione cutanea mantenga l’infiammazione e ostacoli la guarigione. Per gli stessi motivi è necessario essere molto cauti con terapie steroidee topiche. Lo steroide topico in quanto immunosoppressore potrebbe favorire la proliferazione del lievito in questione. Inoltre le terapie steroidee possono causare un assottigliamento epidermico che accelera la formazione di ragadi che già caratterizzano la patologia.

Risulta più sensato e costruttivo ai fini della guarigione un atteggiamento mirato a ridurre al minimo la proliferazione della Candida. Nei casi più gravi può essere utile avvalersi nella prima fase di una terapia antimicotica sistemica. In ogni caso invece vanno adottate tutte le strategie alimentari e nutrizionale per ridurre in maniera duratura la presenza di questo lievito su cute e mucose dell’interessato.

La Psoriasi Inversa può comparire come unica forma ma molto spesso coesiste con altre forme di Psoriasi in particolare con la forma Volgare e Palmo-Plantare.

È necessario avere particolare attenzione e oculatezza nel trattamento della Candida vista la forte correlazione tra Psoriasi e Infezione da Candida. È noto infatti che un deficit dell’immunità umorale che caratterizza le persone affette da psoriasi le rende più suscettibili a questo tipo di infezione. Inoltre chi soffre di Psoriasi spesso si è sottoposto a diverse terapie immunosoppressive (cortisone, ciclosporina e farmaci biologici) che favoriscono ulteriormente la proliferazione della Candida e altri lieviti. La letteratura ci rammenta inoltre che non sono solo le terapie sistemiche ma anche quelle steroidee topiche a favorire le sovrainfezioni da Candida.

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